Il lavash armeno è una piada sottile di un millimetro e lunga quasi un metro che da sempre ha svolto un ruolo importante nella cucina nazionale. Lo usano sia come il pane sia come la base per preparare diversi antipasti armeni, quali gli involtini ripieni di formaggio, verdura, carne. Tradizionalmente è preparato nei forni di terracotta chiamati tonir: l´impasto a lievitazione naturale si attacca al piano del forno scaldato e dopo due o tre minuti è pronto il lavash. La comunità dei produttori di lavash – che gestisce ogni tappa della produzione e coinvolge il coltivatore di grano, il mugnaio e il panettiere – comprende una decina di persone della città Chambarak, nella regione di Gegharkynik, il cui lavoro artigianale è favorito dagli alti prezzi e dalla scarsa qualità del pane generalmente venduto nei negozi. Per la farina si usano o il frumento delle varietà locali da cui si ottiene il lavash bianco o un misto di farine di frumento, segale e avena, che dà il lavash nero. D´estate la comunità fa provvista di lavash che, una volta essiccato, si conserva a lungo per i mesi invernali. Ultimamente i produttori della comunità hanno deciso di adottare la produzione biologica che potrà aprire loro il mercato.

Area di Produzione
Chambarak, regione di Gegharkynik